“Quello che dico al terapeuta è davvero al sicuro?”

Sulle pagine del mio blog ho spesso parlato della psicoterapia online, una forma di terapia efficace tanto quanto quella tradizionale, con il vantaggio di essere accessibile ovunque ci si trovi, in un piccolo paese come in una metropoli, in Italia come all’estero.

Dopo aver esplorato i vantaggi della terapia a distanza per italiani all’estero ed expat, vorrei soffermarmi su un aspetto molto rilevante per chi decide di rivolgersi a un terapeuta che riceve anche online: la questione della privacy.

Prima di intraprendere un percorso di psicoterapia, infatti, ci si potrebbe domandare quanto siano realmente protetti i dati personali e le informazioni private condivise durante le sedute, specie se esse avvengono a distanza.

È una preoccupazione legittima.

Aprirsi totalmente a un estraneo, confidandogli le proprie emozioni profonde, le proprie difficoltà o episodi dolorosi della propria vita, significa esporsi e quindi sentirsi vulnerabili.

È naturale chiedersi se tutto ciò che viene detto rimarrà davvero riservato o se, al contrario, potrebbe in qualche modo trapelare per il fatto che la terapia si svolge online e non in uno studio fisico, in presenza.

La psicoterapia online è sicura?”

La psicoterapia a distanza, in quanto prestazione sanitaria, rientra nel più ampio ambito della telemedicina, l’evoluzione digitale della medicina tradizionale che, ai giorni nostri, può avvalersi di tecnologie all’avanguardia per erogare servizi sanitari a distanza.

È una vera e propria rivoluzione, che rende la psicoterapia più flessibile e accessibile a un maggior numero di persone.

Grazie ai collegamenti in tempo reale offerti dalla rete ormai capillare non c’è più alcun bisogno di trovarsi in un preciso luogo per accedere a un’assistenza di qualità o per proseguire un percorso già iniziato in presenza.

Tutti noi abbiamo in tasca ciò che serve: uno smartphone connesso a internet.

Attraverso questi strumenti, lo spazio terapeutico si apre e diventa raggiungibile ovunque ci si trovi — nel salotto di casa, mentre sei in viaggio per lavoro, in un’altra città o addirittura all’estero, dove si parla un’altra lingua e ci si muove in un contesto completamente diverso da quello di origine.

La possibilità di entrare in contatto con un professionista esperto attraverso lo schermo di un computer, tablet o smartphone permette di superare ostacoli legati alla distanza geografica, agli spostamenti o a particolari condizioni di vita.

Pensiamo, per esempio, a persone con handicap fisici che rendono faticoso o doloroso lo spostamento oppure a chi vive particolari condizioni psicologiche, tali da impedire loro di “uscire di casa”.

In tutti questi casi, la psicoterapia online rappresenta un’opportunità concreta di cura e di sostegno, purché svolta con gli strumenti adeguati e nel rispetto delle normative che tutelano il paziente.

Non stiamo parlando, dunque, di una soluzione “di serie B”, ma di una declinazione della telemedicina che mette al centro la tutela del paziente, sia dal punto di vista clinico che da quello della privacy.

La riservatezza nella psicoterapia online, tra GDPR e segreto professionale

La corretta gestione dei dati personali e sensibili è una delle condizioni imprescindibili affinché la psicoterapia, in qualunque modalità venga svolta (di persona oppure a distanza), sia una pratica sicura e rispettosa dei diritti del paziente.

Ogni psicologo e psicoterapeuta è chiamato a custodire con la massima attenzione le informazioni che riceve.

Non si tratta solo di dati anagrafici che consentono l’identificazione della persona, dei suoi contatti (il numero di telefono) o recapiti (l’indirizzo a cui abita), ma anche di contenuti molto più intimi e delicati, che coinvolgono la sfera affettiva e relazionale.

Cosa prevede il GDPR per la psicoterapia online

Nel caso della psicoterapia online, si tengono in considerazione le normative e in particolare il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, UE 2016/679), un provvedimento europeo che stabilisce regole chiare perché le informazioni vengano tutelate in ogni fase del trattamento, ovvero durante ogni operazione, dalla raccolta all’archiviazione, dalla consultazione alla modifica, fino a un’eventuale condivisione (sempre e solo con consenso esplicito del paziente).

Ecco i principi fondamentali che regolano la psicoterapia online:

🔹 Trasparenza

Prima di intraprendere il percorso, lo psicoterapeuta deve informarti in modo chiaro su come verranno trattati i tuoi dati, per quali finalità e con quali strumenti. Durante il primo incontro, dunque, ti verranno forniti due documenti: un’informativa sulla privacy e un consenso informato, che ti permettono di sapere esattamente cosa accade alle tue informazioni personali.

🔹 Consenso esplicito

I dati relativi alla salute (fisica o mentale che sia) rientrano in categorie particolari di dati, il cui è subordinato al consenso esplicito del paziente. Ciò significa che sei tu a decidere liberamente se autorizzarne il trattamento, e puoi revocare questa autorizzazione in qualsiasi momento.

🔹 Sicurezza dei dati

Il terapeuta deve adottare misure tecniche e organizzative adeguate per proteggere i dati da accessi non autorizzati, deve cioè impedire che informazioni personali e contenuti sensibili possano essere intercettati, copiati o diffusi senza consenso.

Nel caso della psicoterapia online, questo significa scegliere piattaforme affidabili e conformi al GDPR, che garantiscano connessioni criptate, protezione dei dati di traffico e sistemi di autenticazione sicuri. Strumenti come Zoom, Meet o Skype rispecchiano queste caratteristiche.

🔹 Diritti del paziente

Il GDPR riconosce al paziente diritti precisi: accedere ai propri dati, chiederne la rettifica o la cancellazione, limitarne il trattamento, opporsi a determinati usi. In pratica, hai sempre il controllo sulle tue informazioni.

In sintesi, il GDPR assicura che, anche quando la psicoterapia avviene a distanza e attraverso uno schermo, il livello di riservatezza e protezione dei dati personali sia identico a quello di una seduta in presenza all’interno dello studio del terapeuta.

Psicoterapia a distanza e segreto professionale

Quando parliamo di privacy nella psicoterapia online, il rispetto del GDPR non è l’unica garanzia di riservatezza.

Un’ulteriore fondamentale tutela dei tuoi dati è assicurata dal vincolo rappresentato dal segreto professionale.

Al momento della propria iscrizione all’Ordine, infatti, psicologi e psicoterapeuti si impegnano formalmente al rispetto del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, l’insieme di norme e regole a cui occorre attenersi nell’esercizio della professione.

Tra queste norme di carattere etico riveste particolare importanza proprio quella relativa al segreto professionale che obbliga il professionista a mantenere l’assoluto riserbo sulle informazioni di cui viene a conoscenza.

Non ci riferiamo soltanto ai contenuti emersi durante le sedute di psicoterapia, ma anche a qualsiasi informazione personale di cui il professionista psicologo o psicoterapeuta venga a conoscenza.

Tutto ciò che condividi rimane quindi strettamente riservato, a meno che non vi siano i rarissimi casi previsti dalla legge (come quando sussiste un pericolo grave e immediato per te o per altre persone).

Fiducia, relazione terapeutica e privacy

La fiducia tra paziente e terapeuta è il pilastro su cui si fonda la psicoterapia.

Senza la certezza di trovarsi in uno spazio sicuro, riservato e libero da giudizio, diventa difficile affidarsi e lasciarsi prendere per mano in un percorso che prevede di scendere in profondità, sondare il proprio intimo, confrontarsi con zone oscure e dolorose di sé.

La garanzia della privacy non è quindi un aspetto marginale o puramente tecnico.

Si tratta, piuttosto, del presupposto che consente di costruire una relazione terapeutica autentica, capace di favorire davvero il cambiamento, il benessere e la crescita personale.

Sapere che ogni parola, ogni emozione e ogni ricordo affidato al terapeuta rimarranno protetti permette di abbassare le difese, lasciando emergere ciò che davvero conta.

La psicoterapia online non fa eccezione: lo schermo non riduce la profondità della relazione né la solidità delle garanzie di riservatezza.

Al contrario, grazie agli strumenti digitali sicuri e all’impegno etico del professionista, offre la possibilità di costruire un legame di fiducia anche a chilometri di distanza.

Se vivi all’estero o in Italia e desideri intraprendere un percorso di psicoterapia online sicuro e riservato, puoi contattarmi per un primo colloquio.