Dipendenza affettiva

Quando si parla di dipendenze, la prima cosa che viene in mente sono tutti quei disturbi legati all’abuso di sostanze quali alcol, farmaci o droghe. Nell’ultimo periodo si discute molto anche di New Addictions (Nuove Dipendenze) che hanno a che fare con comportamenti solitamente normali, accettati dalla società, come lavorare, fare shopping, giocare con i videogiochi, utilizzare il proprio smartphone che vengono portati a un eccesso. Si pensi, per esempio, alla dipendenza da internet che comporta importanti disagi nell’ambito relazionale e lavorativo. Ma esistono anche forme relazionali patologiche che sfociano in quella che viene definita dipendenza affettiva.

Amore maturo e dipendenza affettiva

Spesso si confonde l’amore maturo con la dipendenza affettiva. Ma si tratta di due situazioni estremamente diverse. L’amore maturo ha a che fare con la gratuità, con il dono di sé e con la comprensione e il rispetto dei bisogni dell’altro. Un rispetto che, però, non si traduce mai nell’annullamento di sé stessi in un voler tenere legato a sé l’altro, mettendo in secondo piano le proprie esigenze. L’amore vero si fonda sulla fiducia, l’ascolto, la cura. All’interno di una relazione sana entrambi i partner hanno la possibilità di esprimere sé stessi, c’è lo spazio per una crescita personale. La relazione non è un limite.

La dipendenza affettiva, invece, è caratterizzata dalla non reciprocità. La persona dipendente riveste il ruolo di donatore d’amore, dedica tutta sé stesso all’altro, spesso sfuggente, incapace di ricambiare. Mette sé stessa in secondo piano, è incapace di riconoscere i propri stessi bisogni e li subordina a quelli del partner. Nelle situazioni di conflitto spesso rimuove la rabbia oppure la dirige contro sé stessa, dandole la forma del senso di colpa. Al di sotto di questi comportamenti c’è una base di insicurezza, scarsa autostima e timore di essere abbandonata.

Come riconoscere la dipendenza affettiva: i sintomi

È corretto parlare di sintomi in relazione alla dipendenza affettiva poiché si tratta di una patologia che pregiudica profondamente il benessere individuale. I sintomi non sono altro che segnali di un disagio che si manifesta attraverso pensieri e comportamenti ripetuti nel tempo.

La persona che soffre di dipendenza affettiva di solito:

  • Prova una costante paura di essere abbandonata e teme la disapprovazione dell’altro
  • Non crede di meritare di essere amata
  • Si concentra sui bisogni dell’altro, cercando di soddisfarli in ogni modo e non è in grado di riconoscere i propri
  • Ha scarsa consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri stati d’animo
  • Cerca di controllare l’altro fino a diventare manipolativa, mettendo in atto anche comportamenti ricattatori, per esempio minacciando di uccidersi o farsi del male
  • Sviluppano sensi di colpa per i comportamenti sbagliati dell’altro
  • Tendono a instaurare una relazione con persone bisognose di aiuto
  • Sopportano comportamenti sgradevoli, anche violenti, di gravità sempre crescente e sene attribuiscono la responsabilità

Psicologo dipendenza affettiva Roma Prati

La dipendenza affettiva è un disturbo che può essere trattato mediante il ricorso alla psicoterapia. La psicoterapia consente di comprendere le motivazioni alla base del disturbo, di alleviare la sofferenza ma soprattutto di riscoprire sé stessi e le proprie risorse interiori.

Per poter instaurare delle relazioni sane occorre ricostruire dall’interno l’amore per sé stessi, imparando a prendersi cura di sé, riconoscendo il proprio valore e coltivando una sana autostima. Si tratta di un percorso di consapevolezza che consente di conquistare la propria indipendenza emotiva.

 

Ricevo nello studio di psicoterapia Il Filo di Arianna a Roma, zona Prati. Si trova in Circonvallazione Trionfale 145, 00195 Roma. Per informazioni e appuntamenti per risolvere problemi relativi a una dipendenza affettiva, chiamami o scrivimi un messaggio su whatsapp al  3926560624

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