I disturbi psicosomatici sono delle patologie di natura psicologica nelle quali il corpo (soma) diventa il mezzo attraverso il quale l’individuo manifesta un disagio emotivo o psicologico: corpo e mente rappresentano un tutt’uno, due realtà non divise ma in stretta connessione e sono in grado di influenzarsi a vicenda.

La capacità delle emozioni di influire sul corpo e il suo funzionamento sono evidenti: quando siamo arrabbiati ci scaldiamo, quando abbiamo paura le gambe tremano e sentiamo un nodo allo stomaco, quando siamo innamorati il cuore batte a un ritmo diverso. Sono piccoli cambiamenti che, però, rendono manifesta la stretta correlazione tra psiche e corpo.

Il primo a studiare questi tipo di disagio è stato Sigmund Freud attraverso i suoi studi sull’isteria, di cui il più famoso è sicuramente quello su Anna O. Al tempo di Freud questi disagi venivano classificati all’interno del disturbo di conversione, definito come disturbo derivato da conflitti di natura psichica, in cui i conflitti stessi vengono “convertiti” in sintomi simili a quelli di una malattia neurologica. Si ha, ad esempio, perdita di funzioni motorie o sensitive, paralisi o cecità, perdita della voce, difficoltà a deglutire.

I disturbi psicosomatici sono immaginari o reali?

I sintomi di un disturbo psicosomatico non sono immaginari né fittizi o simulati dalla persona che ne soffre. Sono del tutto reali e rappresentano il modo attraverso il quale una stato o situazione di sofferenza indotta da emozioni negative (rabbia repressa, risentimento, preoccupazione, rimpianto, stress) trova espressione in sintomi fisici, che non dipendono da una condizione organica, ma mentale. Questi sintomi non trovano una giustificazione a livello fisiologico. Se si va dal medico curante, questi non troverà una causa organica del disturbo. I sintomi che si sperimentano, in altre parole, sono il modo in cui le emozioni, represse troppo a lungo o troppo dolorose per essere gestite, trovano una via di sfogo, andando a colpire organi e sistemi, chiamati bersaglio, che risultano più deboli e che possono essere compromessi.

Molti disturbi psicosomatici hanno a che fare con l’ipe-attivazione del sistema nervoso autonomo (sistema nervoso simpatico) che viene sottoposto a livelli di eccitazioni elevati per un periodo molto lungo, che va oltre la soglia di tolleranza dell’organismo. Questo processo determina delle modificazioni anche a livello neuro-chimico con la produzione elevata di ormoni come il cortisolo (ormone dello stress).

Lo stato di eccitazione costante del sistema nervoso, inoltre, è alla base di complicazioni di natura medica come malattie infiammatorie, autoimmuni e neurovegetative. I disturbi psicosomatici, dunque, sono disagi reali che devono essere correttamente trattati attraverso la psicoterapia e il consulto con un esperto.

La somatizzazione e i principali disturbi psicosomatici

Il processo attraverso il quale un individuo manifesta sintomi fisici legati a sofferenza psichica è definito somatizzazione. È necessario evidenziare che spesso le malattie di natura psicosomatiche si manifestano in relazione a depressione, disturbi dell’umore o disturbi d’ansia. Ma esistono anche disturbi che non si accompagnano ad altre manifestazioni di natura psicologica e, proprio per questo motivo, sono più difficili da rilevare.

I sintomi di una somatizzazione possono essere vari e le zone colpite numerose e diverse. I disturbi psicosomatici, dunque, possono prendere la forma di:

  • Disturbi dell’apparato respiratorio
  • Disturbi dell’apparato gastrointestinale
  • Disturbi dell’apparato cardiocircolatorio
  • Disturbi dell’apparato urogenitale
  • Disturbi dell’apparato muscolare
  • Disturbi della pelle
  • Disturbi pseudo-neurologici

Disturbi psicosomatici dell’apparato respiratorio

Lo stress può innescare processi infiammatori che vanno a intaccare anche gli organi respiratori. In questo caso, tra le patologie più diffuse e frequenti che hanno a che fare con i disturbi psicosomatici si segnalano l’asma bronchiale, che si manifesta con tosse, respiro sibilante, fiato corto e senso di costrizione al torace o la sindrome iperventilatoria con respirazione troppo rapida e poco profonda.

Disturbi psicosomatici a carico dell’apparato gastrointestinale

In questo caso, i sintomi si manifestano a livello di stomaco, colon, intestino e degli altri organi dell’apparato gastrointestinale. Si possono accusare nausea, meteorismo, vomito, diarrea, ma si può soffrire anche di colite spastica, ulcera, gastrite, sindrome da colon irritabile e anche manifestare intolleranza ad alcune tipologie di cibi.

Disturbi psicosomatici dell’apparato cardiocircolatorio

I disturbi psicosomatici che colpiscono il sistema cardiocircolatorio sono causate da molteplici fattori e possono essere legate anche a cause di tipo ereditario. I disturbi che possono insorgere sono aritmia, ipertensione, tachicardia, problematiche che hanno a che fare con la difficoltò a gestire gli stati emotivi.

Disturbi psicosomatici dell’apparato urogenitale

I disturbi psicosomatici possono manifestarsi anche a livello di apparato urogenitale, con fastidi di varia natura, sia nell’uomo sia nella donna. Tra i principali disturbi ci sono dolori o irregolarità nel ciclo mestruale, disfunzione erettile e o dell’eiaculazione, anorgasmia (cioè l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo), enuresi e impotenza.

Disturbi psicosomatici dell’apparato muscolare

A livello di apparato muscolare e osteoarticolare i disagi psicologici come ansia, stress, depressione si manifestano con cefalea, crampi, torcicollo, mialgia, artrite.

Disturbi psicosomatici della pelle

La cute è l’organo che riveste interamente il corpo e rappresenta il mezzo con cui entriamo in relazione e in contatto con il mondo esterno. Anche la pelle, come il resto degli organi, può essere colpita e manifestare i segni di una malattia di tipo psicosomatico. Tra i principali disturbi si segnalano: l’acne, la psoriasi, la dermatite, pruriti vari, orticaria, secchezza cutanea e delle mucose o anche eccessiva sudorazione.

Disturbi psicosomatici pseudo-neurologici

Come evidenziato, i disturbi psicosomatici hanno a che fare con il sistema nervoso autonomo che va incontro a una iperstimolazione. Questo stato può provocare anche disturbi che appaiono molto simili a problematiche di natura neurologica, per esempio sintomi da conversione come alterazioni della coordinazione o dell’equilibrio, difficoltà a deglutire, afonia, cecità, sordità, diplopia, paralisi o parestenie localizzate e amnesia.

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