Salve a tutti, in questo video metto insieme due mie grandi passioni cioè la psicologia e il contatto con la natura.

Nella prima parte del video conosceremo meglio un disagio mentale molto attuale che riguarda tutti noi e del quale, paradossalmente, si parla pochissimo: il disturbo da privazione di natura.

Nella seconda parte, ci addentreremo in una delle tante attività che possono fungere da antidoto a tale disturbo.

Ci immergeremo nel riconoscimento e nella raccolta delle erbe spontanee commestibili.

Identificheremo quindi tante piante officinali e mangerecce che possiamo raccogliere e consumare con gusto e semplicità nella nostra cucina di tutti i giorni.

Deficit di natura e alti livelli di stress

Possiamo comprendere l’origine di questo disagio semplicemente considerando che il nostro corpo si è evoluto per milioni di anni per adattarsi perfettamente a un ambiente naturale.

Questo stesso organismo, catapultato in un centinaio di anni in un ambiente metropolitano, si ritrova completamente disorientato e fuori contesto e non riesce a elaborare in modo sano la quantità di stimoli percettivi ai quali viene sottoposto. On tal modo si innesca nel nostro organismo una sorta di cortocirciuto neuronale che aumenta i livelli di stress e provoca i gravi sintomi di cui abbiamo parlato prima.

È stato dimostrato che fare una passeggiata in campagna, in un bosco, in una dimensione naturale:

  • riduce lo stress,
  • calma la mente,
  • migliora la concentrazione e la creatività.

Moltissimi studi ci dicono che l’essere umano, quando non è in contatto con la natura, non può stare bene. Si ammala necessariamente, non può mantenere un proprio equilibrio mentale.

Ed è assurdo vedere come questo tema sia caduto completamente nell’oblio.

Forse questo fenomeno si spiega col fatto che nessuno è interessato a pubblicizzare una terapia che, consistendo semplicemente nel fare una passeggiata all’aria aperta, è completamente gratuita. Chiaramente non arricchisce né noi terapeuti né le case farmaceutiche che producono psicofarmaci.

E quindi forse è per questo che non se ne parla.

Eppure il contatto con la natura è fondamentale per il nostro benessere.

Alla scoperta delle erbe spontanee e commestibili

Ecco, in questo punto identifichiamo un gruppo di piante di Cicoria, che come sappiamo è la regina delle piante spontanee commestibili, che ha questo sapore amaro ma squisito. E diciamo è un ingrediente fondamentale della nostra misticanza.

Sapete che anche il papavero è una pianta prelibata? A Roma viene conosciuto col nome di rosolaccio e le sue foglie possono essere mischiate al bollito e hanno anche un leggero potere sedativo e calmante.

E questa è una vera prelibatezza, una delle mie preferite in assoluto: l’Alliaria. Come dice il nome, questa pianta ha un fortissimo profumo e sapore di aglio, ma ha il vantaggio di non risultare assolutamente pesante nella digestione. Quindi è un sostituto dell’aglio, dona quel tocco aromatico ma senza agli inconvenienti che conosciamo bene dell’aglio tradizionale.

Questa è una bellissima pianta di Melissa officinalis, che ha questo sapore meraviglioso di limone, è molto buona, è commestibile e ha delle grandi proprietà. In particolare facilita il sonno. Quindi immaginiamo che a volte invece di assumere uno psicofarmaco, del Tavor, dello Xanax, della Benzodiazepina, possiamo utilizzare queste erbe che hanno un potere calmante, rilassante, sono molto buone e apportano anche tantissimi sali minerali e vitamine.

Ecco, questa è una rosetta basale di Cardo mariano, una pianta assolutamente commestibile, buonissima.

Si mangia lo stelo quando la pianta è adulta. Oppure anche quando è molto piccola, quando è bollita, perde le spine. Deriva il suo nome da una leggenda: si narra che la Sacra Famiglia, fuggendo dalle truppe di Erode verso l’Egitto, a un certo punto sta per essere catturata dai soldati, ma trova rifugio sotto una grande pianta di cardo e lì Maria piange e piangendo, le sue lacrime formano questo reticolo bianco.

Questa è una pianta officinale che ha moltissime proprietà, soprattutto disintossicanti per il fegato.

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E quest’altra, eccola, è fantastica: questa qui è l’Aspraggine, si distingue per queste bollicine ed è una pianta commestibile, se ne trova tantissima, ha un sapore amarognolo.

Qui vediamo una piantina di Borragine, Borra Officinalis, che per moltissimi anni è stata considerata la regina delle erbe spontanee mangerecce e a oggi sappiamo (ma soltanto da 5/6 anni) che contiene alcaloidi epatotossici, quindi è meglio evitarne il consumo.

Ecco qui possiamo identificare una pianta strepitosa per la nostra cucina che è il Crisantemo Campestre. È una pianta estremamente profumata, commestibile in tutte le sue parti, sia cruda che cotta.

Le piante spontanee mangerecce ed officinali sono moltissime. La natura ci dona veramente queste piante così importanti a piene mani. Basta fare pochi passi ai bordi di questo piccolo orto biologico nel territorio dell’Istituto Agrario Romano per incontrarne tantissime.

Vediamo qui, ad esempio, un piccolo esemplare di Chenepodium Album, di Farinello, si chiama così per via di questa farina che lascia sulle dita. Questi sono degli spinaci selvatici. Vediamo qui la Calendula, questi fiori gialli: questa è una pianta aromatica, officinale, commestibile, si possono mangiare sia i fiori nel risotto sia le foglie. Qui c’è un’altra pianta di Cicoria. Ancora vediamo delle piante di Sonchus Asper, questa pianta è eccezionale, depurativa del fegato, può essere consumata sia cruda in insalata che cotta.

Ecco, questi fiori gialli sono del Raphanus, che in pratica è una sorta di broccoletto selvatico.

Ma ce ne sono moltissime. Vediamo qui la Malva Sylvestris, una pianta officinale estremamente utile, commestibile.

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Ecco moltisismi esemplari di farinello o farinaccio, a seconda dei dialetti.

Ecco anche il Papavero. Questa è Borsa del Pastore, un’altra pianta commestibile. Questo ad esempio è Amaranto, un’altra pianta da consumare bollita e da inserire nella misticanza.

Questa è una pianta di Carota selvatica, si consumano le foglie e anche – vediamo se riusciamo a estrarre – le radici.

Bisogna stare molto attenti perché è una pianta molto simile alla Cicuta, che invece è mortale. Una delle differenze è intanto che nella carota si sente un odore tipico e poi il fusto della carota presenta della peluria, mentre invece la cicuta è glabra.

Ecco qui invece abbiamo incontrato una pianta di Bieta selvatica. La foglia tipica, molto bella, è assolutamente commestibile.

Possiamo riconoscere qui un bellissimo esemplare di Bardara. Possiamo riconoscerlo per queste foglie immense, a forma di cuore. È una pianta commestibile in tutte le sue parti, può essere inserita nella misticanza una volta cotta. Io qui prenderò qualche piccola fogliolina più tenera, di queste apicali. La parte più ricercata è la radice, soprattutto nella medicina tradizionale cinese, perché contiene delle sostanze che aiutano a depurare il fegato.

Ecco vicino a questo stagno possiamo identificare una pianta – anzi diverse piante di Menta acquatica. È una pianta commestibile, estremamente aromatica, che possiamo inserire nella nostra misticanza.

Ecco, questo naturalmente è il Rovo. Vi dico che il giovane getto del rovo è assolutamente commestibile, si mangia fritto ma anche bollito nella misticanza. Ha un lieve sapore di nocciola, risulta un po’ fibroso, non c’è rischio di spine, che con la bollitura svaniscono completamente. Contiene tantissimo ferro tra i vari nutrienti.

Io consumo le erbe spontanee commestibili tutte le settimane. Ovviamente esistono tantissime preparazioni, in insalata crude oppure bollite con la misticanza, che poi può essere anche ripassata. Altrimenti si unisce alle frittate, ci si fa anche il pane, la pasta, anche le torte rustiche e in queste foto vi faccio vedere per esempio la Malva che viene ovviamente pulita, sciacquata, poi sbollentata due minuti e poi frullata e inserita, impastata insieme ad acqua e farina e poi da questo impasto realizzo degli gnocchi alla Malva.

Questi gnocchetti devo dire sono davvero buoni, hanno un sapore particolarissimo, sono anche belli a vedersi ma soprattutto apportano alla dieta dei principi nutritivi che difficilmente si trovano nelle erbe che si comprano al supermercato.

Ovviamente, il mondo delle piante spontanee commestibili e officinali è vastissimo.

Con questo video vi ho offerto solo una breve introduzione che spero possa incuriosirvi e spingervi a conoscere più a fondo un’attività benefica, ancestrale anti-alienante. Mi riprometto di tornare con ulteriori approfondimenti sull’argomento. Quindi, se vi è piaciuto il video, vi consiglio di iscrivervi al canale per non perdere altri contenuti simili.

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